La Repubblica

Il mio sax è libero

"Ecco una rivelazione conl'aria di avere del carattere". Cosi Jazz Magazine ha accolto il debutto perla ECM di Mette Henriette. Mette Henriette Martedatter Rølvåg, il suo nome per esteso, è una futura stella della musica d'improvvisazione. Viene da Trondheim, discendente della minoranza Sami norveges, suona il sax e guida con autorevolezza una formazione di 13 elementi. Il fondatore dell'etichetta Manfred Eicher l'ha scoperta un sabato notte di qualche anno fa a Oslo, a un concerto. "Gli ho parlato del mie progretto, conosceva già le mie composizioni. Ci siamo compresi subito", dice cono un filo ddi voce. Timidda ee introversa quandoparla di sé, mostra forza e personalità sul palco e in studio. "La mia musica? Racconta storie. Se chiudo gli occhi vedo immagini a cui dare un suono, è un proocesso naturale da quando avevo 12 anni suonavo la tromba nella banda della mia citttà. Ho capito subito che questa era la mia strada maestra. Non ho dovuto fare altro che seguirla". Senza modelli né padrini artistici, la Henriette ha costruuito il suo sttile nota dopo nota. "Non sono una fanatica. Mi piacciono Eric Dolphy e John Coltrane, li rispetto. Ma il rapporto cono loro finisce lì. Il mio approccio è quello di una libera improvvisatrice". In un mondo dominato da figure maschili, la sassofonista non si sente un capo. "Io un boss? No, penso di essere molto democratica, è un'enorme responsabilità essere il leader di un gruppo. E cerco sempre di portaree nella mia piccola famiglia sonora una visione chiara".